I was born crystal clear
My mother brought me to the world like this
Then my father led me to the placid stillness of life’s first stream of consciousness
Life itself.
I’ve always wondered what is this thing about me and rivers
Why do I deal with those banks that gently welcome my happiness and collect my tears together with the jingling of the rain on its reflections.
I will never forget that night my beloved dragon compared me to a mirror of water
In the metaphor I find my attraction to an element as fundamental as unpredictable.
Still absurd to think how my controlling character approaches something so fluid.
It’s probably more natural than I think
It’s instinctive to let people mirror themselves in my transparency
It’s the best gift someone up there could ever give me.
It allows me to embrace a vanishing act played by summer drops
To wobble in the confusion of a rhythm I can’t quite define
To look at the sky and listen to the leaves whispering
On a summer solstice
Fading in an orange ray
Whose warmth I haven’t felt
For a very long time.
Solstizio d’estate
Sono nata cristallina
Mia madre mi ha portata così al mondo
Poi mio padre mi ha condotta alla placida quiete del primo flusso di coscienza incontrato nella vita
La vita stessa.
Mi sono sempre chiesta quale fosse l’assurda coincidenza tra me e lo scorrere di un fiume
Il perché capiti sempre alle sponde di un torrente che accoglie la mia felicità con gentilezza, raccoglie i miei pianti insieme al tintinnare della pioggia sui suoi riflessi.
Ricordo ancora quella notte in cui il mio amato drago mi paragonò a uno specchio d’acqua
Nella metafora trovo la mia attrazione a un elemento tanto fondamentale quanto imprevedibile
Ed è assurdo pensarci, quanto il mio carattere controllore si accosti a qualcosa di così fluido.
Probabilmente mi è più naturale di quello che penso
Mi è d’istinto lasciare che le persone si specchino nella mia trasparenza
E’ il più bel dono che qualcuno da lassù potesse darmi.
Mi consente di abbracciare un atto evanescente impersonificato nelle gocce estive
Di tra-ballare nella confusione di un ritmo che non riesco bene a definire
Di guardare il cielo e ascoltare le foglie sussurrare
In un solstizio d’estate
Tramontato nell’arancio di un raggio
Di cui non sentivo da tempo
Il calore.