Tolto il velo dell’innocenza
Non rimane altro che la realtà
C’è chi si lascia sopraffare dai suoi toni più cupi rinunciando per sempre alla speranza di uno sguardo infantile
Chi ne legge la cruda bellezza con meraviglia
Gli amori così diventano meno romantici
Ma le relazioni più solide
Poiché il tocco empatico, l’Amicizia, sovrasta la fusione
La necessità di sentirsi completi
Quanto valore ha la ricerca di una mancanza, comparata all’arricchimento di un unico per sè sufficiente?
Se non fosse per questo traballante orizzonte singolare, nulla potrebbe declinarsi al plurale
Certo, nessuna consapevolezza viene dal giorno con la notte
Ma trasportandomi dieci, quattro anni indietro
Non avrei potuto credermi capace di dipingermi come un’unica
In continua frantumazione
In continua trasformazione