Mi ha sfiorata
L’ho sentito, per un attimo, scivolar dentro
Ho percepito il mondo arrestarsi
E non ho trovato il senso
Non l’ho trovato nelle cose che faccio
Ho provato ancora freddo
Mawu mi accarezza
Un tocco seducente
Il suo fumo zaffiro stringe
Attraendo la mia tensione
E la rincorsa ad una risposta
Quando questi attimi mi accadono
L’urlo delle sirene mi congela
Alzo il volto alla luna dalle ciglia lunghe
Sulla sua coperta di macchie
Opaca di lato, lucente di fronte
Tanto sonnifera
Da scarabocchiare la realtà
Un tempo feci far violenza alla luna
Ora non lo permetto, la contemplo
La lascio eclissare il soffio
Per poco
Poi me lo riprendo
E finito il sonno
Mi alzo
Ricomincio
Misterioso è il notturno Mawu
Ma la terra ne ha bisogno, per intensi, tenebrosi baci
A noi uomini non è dato privarla d’amplesso
Sarebbe peggio
Bisogna allora imparare, rispettarla
Dipingerci le guance dal suo rossiccio mantello
Ed alzare le gote al riso, riempirci con esso
Riempire
Gli occhi di chi ha sete di leggerezza
Di chi, in realtà, più di me
Forse anche solo un mio piccolo raggio
Potrà rianimare il respiro