Ho incontrato una donna forte
Che era per strada e mi affidava alla luce
Che cullava i grandi occhi lacrimanti di indulgenze
Sopravvissuta alla ferita della perdita verginale
Della propria identità
Lasciata in dono al natale
Ho incontrato quattro piccole donne
Che nell’inchiostro delle domeniche alimentavano il piacere
Coinvolgendomi nell’abisso delle pagine rilegate
Fomentate da principesse e racconti di fate
Sulle torri elevate
In attesa dell’attrazione
Ho incontrato una bambina dai primordi al mio fianco
Che il carbonio splendente dei capelli inganna la candida dolcezza
Che mi ha affidato la bianchezza del cuore
Così grande da forse farmi spaventare
Che crescendo credo di star imparando a custodire
Ho incontrato guerriere di drammatica passione
Che hanno soffocato la propria testa nelle fucine di amore
Svalutando le corone concesse a giullari
Che sulle scale e pur le distanze
Hanno asciugato le mie guance
Ho incontrato due vecchie madri
Che han permesso ad impronte mascoline il calpestare l’eleganza
Che hanno aperto le braccia ai figli ritrovati
Perforando le possibilità di uno spettacolo ingrato
Ho incontrato una donna adorata e sposata
Che meschina Persefone visita vedovile
Ho incontrato una donna coraggiosa, emigrata
Che ha aperto la consapevolezza del prezioso essermi femminile
Ho incontrato una ragazza
Che anelava un lieto fine
Di saltare a cavallo attraversando lande erotiche
Ma che una notte l’infanzia è tornata a trovarla
Rendendole manifesto il nocciolo della sostanza
Ho incontrato una donna
La più antica delle donne
Che ha abitato templi classici
Nuotando nel patire
Nel sangue delle donne
Dal chiastico refluire
Nell’urlo greco immenso
Di morbida ribellione
“Ti meriti un amore
Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le
bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.”
(Estefania Mitre)