Pioveva anche allora
Pioveva ininterrottamente sopra le nostre teste
Picchiettando fastidiosamente
Ha sempre piovuto con lui.
Sono ancora una bestia affetta da malinconia
E non ci posso far niente, mi rattristo facilmente
Perché questo cielo mi rificca il rovente pugnale dietro la schiena
Colpo fatale che solo il tempo è riuscito a curare
E a risanare in una prima cicatrice
Prima di mille altre
Non è mai stata sola, questo è il punto
Voi altri pensate di passarvela così male al punto tale di doverlo dichiarare al piagnucolante cielo
Con quelle facce sempre scazzate
E piazzarci su un sorriso ogni tanto, no?
Abbiamo mille ragioni per esserlo, sereni
Tutti quanti, dopotutto, siamo sopravvissuti ad una guerra
O certi ancora la stanno combattendo cercando di uscirne più forti
Ad ogni santa sveglia che segna una lunga ripresa da una tempesta
Che mesi di tempesta! E un anno fa altro non era che un’innocua pioggia
La prima occasione in cui ha avuto modo di darmi il benvenuto nella sua voragine
Nella quale ho scelto deliberatamente di buttarmi
Voi? Ci siete mai caduti dentro l’abisso meraviglioso di un altro essere umano?
Sono quasi sicura che neanche abbiate avuto il tempo di posarci lo sguardo, probabilmente manco avete visto l’orlo del baratro
Se così fosse, fatemelo un piacere ogni tanto
Piantatela di avere quelle facce sempre scazzate
Orgogliose o presuntuose
E respirate, vivete la bellezza di una piccola pioggia
Che sciacqua via dalle braccia i leggeri malori
Che cade sugli occhi come dolce rugiada
E cantate come riescono solo i fringuelli, il suo canto melodico nella frescura di giugno